Torino-Milan: una sconfitta pesante

Sabato sera il Milan ha perso nuovamente a Torino, conquistando un solo punto tra andata e ritorno.

Primo tempo, Maignan che pasticcio!

Al 5′ minuto di gioco dopo un lungo lancio del Torino verso la porta rossonera, Maignan decide di uscire dall’area di rigore e commettere un’ingenuità gigantesca, rinviando la palla addosso a Malick Thiaw, che, non potendosi smaterializzare, manda il pallone in rete, subito 1 a 0 quindi e partita in salita per il Milan.

Nella seconda metà del primo tempo, la squadra di Coincecao conquista un calcio di rigore grazie a un colpo di testa di Leao, che va a finire sul braccio troppo alto di Pedersen, difensore del Torino. Pulisic calcia, ma niente da fare, perché Milinkovic-Savic, quest’anno, si sta rivelando un eccellente para-rigori, riesce infatti a intercettare anche questo e il risultato rimane bloccato sull’1-0.

Secondo tempo, di male in peggio

Nel secondo tempo il Milan sembra essere entrato in campo con un buon atteggiamento e riesce a pareggiare i conti dopo aver bombardato la porta granata per quasi 30 minuti, costringendo il portiere a intervenire su molti tiri.

La rete arriva grazie al solito pilastro del centrocampo, Tijjani Reijnders, che ancora una volta dimostra di essere uno dei migliori di questa stagione molto complicata.

Appena due minuti più tardi, però, il Milan si fa sorprendere clamorosamente su una punizione apparentemente innocua nella trequarti rossonera, Thiaw e Pulisic, voltati di spalle, dopo aver commesso fallo, non fanno nulla per impedire la battuta rapida del calcio di punizione e questo porta il Torino a servire intelligentemente Gineitis, solo nell’area di rigore, che, con un destro secco, manda la palla all’angolino basso, dove Maignan stavolta non può arrivare.

Nei restanti minuti di gara la squadra ospite non trova il pareggio nonostante i dati della partita dicano che i rossoneri hanno tirato ben 26 volte verso la porta e 8 di queste nello specchi. Milinkovic-Savic non ha voluto saperne di farsi superare una seconda volta.

Considerazioni finali

Come è successo molte volte quest’anno, il Milan si è autosabotato in una partita dove le opportunità e le occasioni per raddrizzare il match e portarlo sui binari giusti ci sono state.

L’uscita dalla Champions League ha influito sulla testa dei giocatori ma ciò non toglie gli errori dei singoli imperdonabili che hanno deciso la partita.

A Zagabria, Gabbia causa il gol del momentaneo 1-0 e Musah viene espulso, complicando la qualificazione agli ottavi (che infatti non arriverà).

A Rotterdam, Maignan commette un grave errore e al ritorno Theo Hernandez fa lo stesso.

Infine ieri sera, il portiere francese, regala nuovamente il gol avversario.

Momento disastroso per il Milan e qualificazione alla prossima Champions che diventa sempre più difficile.

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Informazioni sull'autore: Giorgio Buselli

Ciao sono Giorgio Buselli, ho 20 anni e sono un cuore rossonero da sempre. La mia passione più grande è il Milan e il calcio più in generale. Il mio sogno è quello di diventare un giornalista sportivo e magari riuscire a lavorare con e per la mia squadra del cuore.