C’è quell’aria lì
L’altra squadra cittadina, quella dei rivali di sempre, è forte, compatta, unita, come direbbe un giornalista da sempre vicino ai colori rossoneri, sono tutti biondi belli con gli occhi azzurri. Per un bimbo di otto, nove anni, è difficile andare a scuola la mattina, perché le amichette e gli amichetti tifosi di quella squadra là, a suon di sfottò gli fanno preferire l’ora di matematica alla ricreazione.
È il mese di aprile. Una squadra di Milano ieri sera ha raggiunto la semifinale di Champions League giocando una grande partita contro il Bayern Monaco, con una prestazione maiuscola di un attaccante sudamericano. Non è la squadra più forte, ma c’è quell’aria lì, quella che si respira quando si può davvero provare a fare qualcosa di bello e grande.
“Cioè si sta ribaltando la situazione”
Se fossimo nel 2007, staremmo parlando dell’A.C. Milan e il bambino triste sarebbe di fede nerazzurra.
In qualche lustro, invece, è stato tutto distrutto, con la situazione che si è ribaltata e la tifoseria rossonera che si ritrova da anni ed anni ad essere incudine e non martello. Certo, c’è stata la bellissima ed emozionante parentesi scudetto, con un trofeo conquistato con cuore e anima, poi progressivamente messi da parte e cacciati dal mondo Milan.
Dopo lo scudetto, sei derby persi, con la semifinale di Champions persa e la loro seconda stella vinta in casa nostra, davanti a giovani milanisti in lacrime. Dopo lo scudetto, loro a sperare nella vecchia Coppa dei Campioni, noi nella finale di Coppa Italia. E chi sa che non ci ritroveremo a leggere, a parti inverse, quello striscione sul posto dove avrebbero dovuto mettere la Coppa Italia i nostri rivali.
Insopportabile
Ci sono stati errori gravi commessi in questi anni nella galassia rossonera, a partire da quelli fatti dal presidente che ci permise di vincere tutto ed essere per anni la squadra da battere, per poi però perdersi pian piano e lasciare la nave durante la tempesta a proprietari di dubbia qualità professionale. Ma l’errore più grave, quello forse imperdonabile, è stato far diventare loro noi e noi loro. Questa cosa, un tifoso dell’A.C. Milan di Milano, non la può sopportare.