I Fab Two

Se il Milan si è guadagnato, a detta di molti, il titolo di regina del mercato invernale, il merito va dato soprattutto agli ingaggi di João Félix e Santiago Giménez. Il bomber messicano è arrivato per circa 29 milioni più bonus dal Feyenoord a titolo definitivo, accettando il difficile compito di diventare la punta titolare dei rossoneri, mentre il portoghese, da vera e propria occasione di mercato, ha vestito la maglia milanista nelle ultime ore di mercato, arrivando in prestito secco dal Chelsea; entrambi hanno da subito acceso l’entusiasmo di una piazza spenta e sfiduciata.

João e le somiglianze pericolose

Il fantasista di Viseu ha immediatamente mostrato di essere dotato di una classe e una tecnica comuni a pochi calciatori, dando del tu al pallone e mettendo subito a segno il suo primo gol rossonero, segnato con un elegantissimo pallonetto, contro la Roma in Coppa Italia. Le movenze, la faccia da bravo ragazzo, il ruolo e l’esultanza hanno ricordato ai più ottimisti un campionissimo del Milan, brasiliano con il numero 22 sulle spalle e, guarda caso, idolo d’infanzia di João.

Solo il tempo ci dirà se il ragazzo potrà dare alla prima squadra nata a Milano anche solo la metà di quanto le è stato dato da Ricky Kaka; per il momento, bisogna essere consapevoli del fatto che João Félix ha quasi sempre iniziato le sue avventure calcistiche in maniera ottima, mostrando poi col passare del tempo poca continuità ed eccessiva fumosità nel gioco. La speranza è che, così come Christian Pulisic, a Milano trovi la sua dimensione, sprigionando tutto il suo potenziale e consacrandosi definitivamente come fuoriclasse indiscusso.

Santi e una storia da scrivere

A doversi consacrare è anche Santiago Giménez, che sulle spalle porta il peso della cifra d’acquisto e dell’attacco del Milan. Non poco per un giovane di 23 anni che, pur avendo già 190 partite in carriera con 86 gol e 20 assist, deve per la prima volta confrontarsi con un campionato maggiore.

Certo, Santiago ha già mostrato di potersi giocare le proprie carte, mettendo a referto un gol e un assist nei primi 159 minuti in rossonero e avendo una media gol/partita strabiliante anche in Europa. La parola d’ordine, comunque, è “calma”, cercando di non perdere fiducia nell’attaccante latino-americano dopo le prime uscite sottotono (a partire dalla partita in terra olandese giocata qualche giorno fa), capendo che, ad ogni modo, per ora, siamo davanti ad una punta con il killer instinct e con un potenziale importantissimo, ma che non è ancora un giocatore assoluto che crea gol dal nulla.

Calma e fiducia

Insomma, Santiago Giménez e João Félix hanno un compito difficile, quello di fare innamorare i tifosi del Milan in un momento delicato, cercando di contribuire il più possibile alla cavalcata al quarto posto e al posizionamento migliore possibile in Coppa Italia e Champions League. Dal canto nostro, noi abbiamo il dovere di capire che i papabili fuoriclasse vanno trattati con cautela, la sfida è non considerarli da subito campioni, perché il rischio è l’illusione. La pazienza, al contrario, potrebbe portarci ad aggiungere due nuovi beniamini nel firmamento delle stelle rossonere.

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Informazioni sull'autore: Anna Farina

Quando avevo 3 anni, mio padre mi regalò un pallone da calcio con sopra la stampa di Diego Armando Maradona; io risposi che mi piaceva, ma che tifavo per il Milan, come la mia mamma. Mi sono innamorata definitivamente a marzo 2007, con il gol di Ricky Kaká contro il Celtic. Da quel momento non ho saltato una singola partita e oggi mi impegno per raccontare la storia e il cammino della squadra più bella del mondo.