I colori rossoneri di padre in figlio
Quante volte alla domanda “perché tifi questa squadra?”, la risposta è che si tratta della squadra per cui tifa papà. L’amore per i colori di un club, infatti, proviene spesso dall’influenza dei padri, che cercano di trasmettere la stessa fede e passione calcistica ai figli. E tanti di loro ce la fanno, creando una catena di tifosi che prosegue di generazione in generazione.
Allo stadio, è comune vedere padri accompagnare i propri figli, intenti a rispondere alle loro domande e curiosità. Sono momenti di condivisione indimenticabili e fondamentali nel loro rapporto. Per un papà, infatti, è un onore condividere una passione con un figlio e trovare qualcosa che li leghi ulteriormente per la vita. Allo stesso tempo, i bimbi sono curiosi di conoscere ciò che tanto piace a papà e di capire perché, a volte, si comporta in modo strano davanti alla tv quando c’è una partita.
E se i padri milanisti di tutto il mondo cercano di trasmettere questa fede ai loro figli, ancora di più lo farà chi il Milan lo ha vissuto da dentro. Uomini che sono stati parte della famiglia rossonera e bambini che sono cresciuti vedendo i propri papà giocare a San Siro, tra bandiere e cori cantati a squarciagola. Nella storia del club, infatti, ci sono stati diversi figli d’arte che hanno avuto l’onore di giocare nella stessa squadra del proprio papà.
Padri e figli nel Milan
Primi fra tutti, i Maldini: nonno Cesare, papà Paolo e infine Christian e Daniel. La famiglia rossonera per eccellenza, che contiene nel proprio cognome tutte le lettere necessarie per formare la parola “Milan”. Una famiglia che il Milan lo ha nel sangue e che ha contribuito a scolpire nella storia momenti gloriosi per il club. I Maldini hanno ricoperto ruoli in campo, a bordo campo e anche all’interno della dirigenza. Un legame indissolubile quello con il Milan che, chissà, potrebbe non essere ancora giunto al termine.
Una coppia padre-figlio è invece quella formata da Roberto e Luca Antonelli. Il primo, approdato al Milan nel 1975, ha dimostrato l’amore per la maglia rimanendo nel club anche dopo la retrocessione e contribuendo al ritorno in Serie A. Luca, invece, è stato rossonero nelle annate 2004-2007 e 2015-2018 e ha avuto anche l’onore di indossare la fascia da capitano in alcune occasioni.
Legata al club è anche la famiglia Ganz. Maurizio, rossonero dal 1997 al 1999, ha anche allenato la squadra femminile dal 2019 al 2023. Il figlio Simone invece, dopo il percorso nelle giovanili del Milan, ha esordito tra i professionisti in una partita di Champions League nel 2011. La sua carriera in rossonero è stata però meno fortunata di quella del padre ed è stato presto ceduto in Lega Pro.
Guardando al Milan di oggi, si trova Lapo Nava, figlio di Stefano. Entrambi cresciuti nelle giovanili rossonere e arrivati in prima squadra. Mentre la storia del giovane Lapo è ancora tutta da scrivere, il padre è stato anche allenatore dal 2011 nel settore giovanile.
Infine, ci sono gli Ibrahimović. Zlatan, giocatore fondamentale per tecnica e carisma nelle annate 2010-2012 e 2020-2023, ora è dirigente della società. Nella rosa dell’attuale Primavera rossonera si trova il primogenito Maximilian, che ce la sta mettendo tutta per sostenere un cognome così importante.
Non solo in campo
Non solo giocatori, ma anche membri dello staff e della dirigenza hanno trasmesso la propria passione ai figli. Coppia stabile in panchina, per esempio, è quella formata da Carlo Ancelotti e da suo figlio Davide. Ancora troppo piccolo per affiancarlo durante la sua brillante carriera da allenatore del Milan, ha giocato qualche anno nelle squadre giovanili rossonere. In seguito, ha però abbandonato la carriera, in favore di una formazione nel settore tecnico. Una passione per il calcio, dunque, in tutte le sue sfaccettature, che ha portato un padre e un figlio a lavorare insieme su diverse e prestigiose panchine.
In dirigenza, invece, è stata presente per un certo periodo la coppia papà-figlia formata da Silvio e da Barbara Berlusconi. Lo storico presidente rossonero, infatti, dal 2017 è stato affiancato dalla terzogenita con il ruolo di vicepresidente e amministratore delegato con delega alle funzioni sociali non sportive. Barbara è rimasta al Milan anche in seguito alla cessione del club ai cinesi con il ruolo di presidente della Onlus Fondazione Milan, per poi lasciare questo incarico con l’avvento del fondo Elliot.
A tutti i papà
Nel giorno della Festa del Papà, non resta che fare gli auguri a tutti gli uomini che crescono i propri figli trasmettendo con amore insegnamenti di vita, valori e passioni. Auguri a tutti i papà!