Paratici nuovo DS del Milan: Analisi
A seguito dell’incontro con Cardinale, Furlani sembra aver vinto la lotta di potere interna al Milan, con buona pace di Ibrahimovic, ormai non pervenuto da quasi un mese. Questa vittoria ha permesso all’AD rossonero di avere pieni poteri nella scelta del nuovo DS che, come riportato da molti giornali, dovrebbe essere Fabio Paratici.
Anche se si parla di unico candidato, la scelta sembra essere stata quasi obbligata, considerando che:
- Alcuni dirigenti hanno preferito rimanere nelle loro squadre: Sartori (Bologna), Thiago Scuro (Monaco), Krösche (Eintracht Francoforte) e Falkenberg (Bayer Leverkusen).
- Alcuni hanno scelto destinazioni diverse, come Berta, destinato all’Arsenal.
- Alcuni erano invece legati ad altre fazioni interne, come Tare, vicino a Ibrahimovic
Paratici, invece, è attualmente libero, anche se tecnicamente squalificato dal 2023, dopo la sentenza della FIFA per il caso plusvalenze. Sarà quindi sicuramente voglioso di rimettersi in gioco con una nuova avventura, essendo probabilmente anche disposta ad accettare condizioni non proprio vantaggiose e garanzie non proprio solidissime.
Paratici nuovo DS del Milan: Storia
Fabio Paratici, classe 1972, inizia la sua carriera da dirigente nel 2004 alla Sampdoria come capo osservatore. successivamente diviene direttore sportivo a fianco del suo mentore Beppe Marotta. Insieme i due costruirono una squadra forte, che permise ai blucerchiati di raggiungere la qualificazione ai preliminari di Champions nel 2010, che sono valsi al duo la chiamata della Juventus.
A Torino Marotta, e Paratici, raggiungono la consacrazione, ottenendo 19 trofei, di cui 9 scudetti consecutivi, oltre a due finali di Champions League e l’acquisto di Cristiano Ronaldo. Paradossalmente però, proprio l’acquisto del portoghese segnò l’inizio della fine del ciclo vincente bianconero; Paratici, infatti, orchestrò in prima persona l’operazione, causando una frattura interna alla società e portando all’addio di Marotta pochi mesi dopo.
Paratici, quindi diventa lo Chief Football Officer bianconero, adottando un atteggiamento più spregiudicato del suo predecessore, causando non pochi problemi economici alla società, adottando inoltre strategie controverse che gli sono valse la successiva squalifica.
Visti gli scarsi risultati delle sue scelte e i procedimenti giudiziari incombenti, Paratici e la Juventus si separano nel 2021, approdando al Tottenham, dove rimane un anno e mezzo portando a Londra giocatori che aveva voluto già a Torino, come Kulusevski e Bentancur.
Paratici nuovo DS del Milan: Obbiettivi
Negli ultimi due anni il dirigente avrà sicuramente avuto modo di studiare e prepararsi ai nuovi incarichi. Probabilmente però non si aspettava di ripartire da una piazza così importante e così esposta come il Milan attuale.
Sicuramente il suo primo compito sarà quello di decidere, insieme a Furlani, chi sarà il nuovo allenatore con il quale ripartire. Difficilmente Sergio Conceicao resterà, ma potrà giocarsi le sue carte in questi ultimi due mesi di stagione. La società, a prescindere dal DS, preferirebbe un nome italiano d’esperienza (per alcuni il preferito di Furlani è sempre stato Sarri, mentre i nomi che potrebbe proporre Paratici potrebbero essere Allegri e Conte se lasciasse Napoli).
Il passo successivo sarà poi sciogliere i problemi della squadra, come i rinnovi, in particolare quelli di Pulisic, Maignan e soprattutto Theo. I primi due hanno già l’accordo, ma si aspetta probabilmente il nuovo dirigente per definire il tutto. Il secondo invece è sempre in alto mare e andrà presa una decisione definitiva per non perderlo a zero nel 2026.
A prescindere dalle partenze, va comunque completata La rosa con minimo un terzino sinistro, uno o due centrocampisti centrali.
Ci sono molte cose da fare, a differenza del tempo disponibile, che è poco. Per far partire bene la prossima stagione, a differenza di quanto fatto nelle ultime tre, serve iniziare a programmarla con tutti gli attori protagonisti il prima possibile.