Tifoseria divisa

Favorire il Napoli non dando il 100% o provare a vincere a tutti i costi? Potrebbe sembrare una domanda dalla risposta scontata e invece, tra i tifosi rossoneri, le aspettative in vista della prossima partita sono molto diverse.

Vincere favorirebbe i cugini

Partiamo dal presupposto che non esiste una risposta esatta e una sbagliata e che non esistono tifosi di serie A e di serie B. In molti, in vista della partita di domenica sera, sperano in una sconfitta del Milan, pur essendo rossoneri dalla nascita. Questo perché, se la squadra di Antonio Conte non dovesse far risultato, l’Inter di Simone Inzaghi potrebbe ipoteticamente portarsi a sei punti di vantaggio sulla seconda, a otto giornate dal termine.

Non sarebbe una novità

Dilemmi di questo tipo non sono nuovi nella storia della serie A. Emblematica è la scena dei tifosi della Lazio che nel 2010 festeggiarono per una sconfitta contro l’Inter, perché in quel caso si sarebbe sfavorita la Roma, in corsa per lo scudetto. È poi lunghissima la lista di “biscotti” nel calcio, proposti da squadre di club, ma anche da nazionali.

Pensare a noi

Nonostante una visione del genere potrebbe essere condivisa, c’è da fare una considerazione. Uno sgambetto ai cugini si sarebbe potuto ipotizzare se al Milan, i tre punti non fossero serviti; e invece, la partita del Maradona per i rossoneri sarà cruciale per capire se la squadra potrà, nonostante la stagione disastrosa, pensare ad un posto in Europa.

Lo sgambetto, al contrario, sarebbe auspicabile farlo mercoledì 2, nella semifinale di andata di Coppa Italia, in cui l’Inter è super favorita. In ultimo, c’è da dire che, se i rivali storici dovessero vincere lo scudetto a discapito del Napoli, non sarebbe certamente per colpa del Milan, ma semmai degli innumerevoli punti lasciati per strada dalla squadra partenopea, soprattutto negli ultimi mesi.

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Informazioni sull'autore: Anna Farina

Quando avevo 3 anni, mio padre mi regalò un pallone da calcio con sopra la stampa di Diego Armando Maradona; io risposi che mi piaceva, ma che tifavo per il Milan, come la mia mamma. Mi sono innamorata definitivamente a marzo 2007, con il gol di Ricky Kaká contro il Celtic. Da quel momento non ho saltato una singola partita e oggi mi impegno per raccontare la storia e il cammino della squadra più bella del mondo.