Milan-Fiorentina e dubbi in panchina

Sabato 5 aprile alle 20:45 si giocherà a San Siro Milan-Fiorentina. Una sfida tra 2 squadre che si seguono in classifica, rispettivamente al nono (47 pt.) e all’ottavo (51 pt.) posto. Nonostante le speranze di classificarsi per la prossima edizione di Champions League siano ormai svanite, per i rossoneri è importante conquistare i 3 punti di questo match se vogliono lottare per qualche Coppa europea nella prossima stagione.

È proprio al prossimo anno che i tifosi stanno già iniziando a pensare. Le notizie e la curiosità, infatti, si stanno concentrando sempre di più sull’avvento di un nuovo ds, sul mercato e anche su un possibile cambio di allenatore. I prossimi match saranno le ultime possibilità per Mister Conceição, o il suo successore è già pronto? Si tratta di uno dei nomi che si leggono ogni giorno sui giornali, o ci sarà un colpo inaspettato? Scegliere a chi affidare la panchina è sempre una decisione delicata. È necessario trovare qualcuno che abbia la personalità giusta, un gioco che si adatti alla rosa e la capacità di gestire lo spogliatoio.

Quando una squadra vive un periodo di difficoltà, infatti, è spesso l’allenatore ad essere ritenuto responsabile e, in molti casi, ad essere esonerato. A volte, però, le cose sono andate diversamente. Arrigo Sacchi, per esempio, è stato un allenatore scelto e supportato nonostante dei risultati inizialmente deludenti.

Arrigo Sacchi: tra scetticismo e conferme

Arrigo Sacchi è arrivato al Milan come allenatore nell’estate del 1987, tra lo scetticismo di giornalisti e tifosi. Arrigo, infatti, allenava il Parma in Serie B, ma è stato scelto personalmente dal presidente Berlusconi, che lo aveva notato nello scontro con il Milan in Coppa Italia nella stagione precedente.

L’inizio della sua panchina, tuttavia, non è stato semplice: la prima vittoria stagionale è stata seguita da una sconfitta per 0-2 proprio a San Siro contro la Fiorentina. In seguito, ci sono state poi altre difficoltà per il Milan di Sacchi, che è uscito dalla Coppa UEFA e che ha avuto alcuni problemi anche in campionato. In molti pensavano che Arrigo non sarebbe arrivato a Natale, ma non il presidente. Anzi, Berlusconi ha fatto un discorso alla squadra dicendo: “Questo è l’allenatore che ho scelto. Chi lo seguirà, resterà qui. Chi non lo seguirà, andrà via”.

Carisma e capacità di un presidente convinto delle sue scelte e di un allenatore capace e innovativo, questi sono stati gli ingredienti fondamentali che hanno portato quel Milan all’inseguimento al Napoli di Maradona e alla conquista dell’undicesimo Scudetto. Una squadra fantastica, che ha imparato a seguire il nuovo gioco di Sacchi e che ha perso solo 6 punti su 30 nel girone di ritorno.

Altri successi

Sacchi ha allenato il Milan dal 1987 al 1991, per poi tornare nella stagione 1996-1997. In questi anni, i rossoneri di Arrigo hanno vinto di tutto: uno scudetto, una Supercoppa italiana, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe UEFA e 2 Coppe Intercontinentali. La sua squadra degli “Immortali” è stata ammirata e invidiata dagli appassionati di calcio di tutto il mondo. Campioni come Rijkaard, Van Basten, Gullit, Maldini e Baresi, che hanno mostrato un nuovo gioco tra pressing, fuorigioco e squadra corta.

Ed ecco ancora una volta la magia e l’imprevedibilità del calcio: tutto questo non sarebbe successo se Berlusconi non avesse riposto piena fiducia nel suo allenatore e lo avesse esonerato dopo quel 0-2 contro la Viola o nel primo periodo di difficoltà.

La prossima panchina

Nell’ultimo periodo sono stati accostati alla panchina rossonera nomi come Conte, De Zerbi, Allegri o Sarri. Sicuramente si tratta di allenatori con ottime capacità e idee, spetta però alla società decidere su chi puntare. Bisogna comprendere le necessità della squadra e delineare gli obiettivi a cui si vuole puntare nella prossima stagione. I tifosi, infatti, questa volta chiedono una scelta ben ponderata e un allenatore importante: una personalità in cui riporre la propria fiducia e che mostri impegno e progressi anche nei momenti più complicati.

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Informazioni sull'autore: Micaela Cremona

Mi chiamo Micaela Cremona. Per me il Milan è una questione di sangue, di famiglia, una passione che prosegue da 3 generazioni. Laureata in Scienze della Mediazione Interlinguistica e Interculturale all'Università degli Studi dell'Insubria, cerco di utilizzare la mia passione per la scrittura per trasmettere l’amore verso questi colori tra curiosità, approfondimenti e tuffi nel passato.