Milan-Atalanta: un Maldini a San Siro

Domenica sera, sul prato di San Siro ci sarà una maglia con scritto “Maldini”. Per la prima volta, però, i suoi colori saranno quelli dell’Atalanta che, ironia della sorte, sono gli stessi dell’Inter. Daniel Maldini, infatti, è da pochi mesi un giocatore a titolo definitivo della Dea.

Anche se con lui la dinastia Maldini al Milan si è interrotta, non si possono dimenticare le sue origini: nipote di Cesare e figlio di Paolo… il suo sangue è rossonero. Una storia unica nel suo genere: 3 generazioni che hanno vestito e portato in alto i colori del Milan, incidendo il proprio cognome nella memoria del club con un totale di 35 trofei e 1338 match disputati. Un cognome che, fatalità, contiene tutte le lettere presenti anche nella parola “Milan”.

In occasione della presenza di un Maldini a San Siro, dunque, non si può fare a meno di ricordare la gloriosa storia di questa famiglia in rossonero. Una storia di vittorie, di passione e di spirito milanista.

Nonno Cesare Maldini

Cesare Maldini è il capostipite della dinastia Maldini. Cresciuto come calciatore nella Triestina, è diventato rossonero nel 1954. Nelle sue 12 stagioni milaniste, si è affermato come uno dei migliori difensori della sua generazione e ha portato il Milan a traguardi quasi inimmaginabili. Da giocatore, Cesare ha vinto una Coppa Latina e 4 Campionati italiani, di cui l’ultimo da capitano. Il primo dei Maldini, infatti, ha conquistato la fascia nel 1961. È con questo titolo che Cesare ha alzato la Coppa dei Campioni 1963, per la prima volta nella storia della sua famiglia, del Milan e di tutto il calcio italiano.

Non solo come giocatore, Maldini è stato anche un allenatore del club rossonero. La sua carriera è iniziata nel 1972, dopo alcuni anni come collaboratore e poi vice di Nereo Rocco. Sulla panchina milanista è rimasto solo per 2 stagioni, ma ha vinto una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe. Fatale per lui è stata la sconfitta contro il Verona, che è costata al Milan il possibile scudetto della stella all’ultima giornata.

Di nuovo in rossonero come capo e coordinatore degli osservatori nel 1999, ha salutato definitivamente il club con un’ultima avventura da allenatore, sostituendo Zaccheroni nel marzo 2001. Ha lasciato però un’importante eredità sia nella storia sia in campo… suo figlio Paolo.

Papà Paolo Maldini

Paolo Maldini non ha bisogno di presentazioni… “Lui è il Milan” ha detto Adriano Galliani in un’intervista, e lui il Milan lo è veramente. Dal 1978, infatti, ha vestito solo la maglia rossonera dalle giovanili alla prima squadra. Paolo ha esordito in campionato a soli 16 anni e ci è rimasto per ben 25 stagioni. Una carriera volta ai colori del Milan, che lo ha reso per sempre una bandiera rossonera, una di quelle che non esistono più.

Al Milan, Maldini ha vinto di tutto: 7 Scudetti, 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per Club, 5 Supercoppe Europee, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe di Lega e 1 Mundialito per Club. Un palmarès invidiabile, ancora di più se si pensa che Paolo ha alzato gran parte di questi trofei da capitano.

Il suo saluto al calcio e al Milan è avvenuto nel 2009 con una standing ovation, sia dei tifosi sia degli avversari, a fare da cornice. Un tributo sentito alla carriera, al carisma e all’umanità di un grande capitano. È proprio per questo che la maglia rossonera numero 3 è stata ritirata.

Come per Cesare, la sua storia al Milan ha avuto un seguito anche fuori dal campo. A partire dal 2018, infatti, Paolo è diventato direttore sviluppo strategico dell’area sport della società e poi Direttore Tecnico. La sua carriera dirigenziale è durata circa 5 anni in cui, tra alti e bassi, è riuscito a riportare il Milan alla vittoria dello Scudetto.

Paolo è stato probabilmente tanto amato quanto criticato, soprattutto negli ultimi anni da dirigente, non si può però fare a meno di pensare a lui quando si parla di Milan.

I nipoti Christian e Daniel Maldini

Christian e Daniel sono i figli di Paolo Maldini e sono ovviamente cresciuti con la maglia rossonera. Il primogenito ha giocato nelle giovanili del Milan dal 2004 al 2016, ma non è mai riuscito ad approdare in prima squadra. La sua carriera si è poi spostata verso la Serie C, da cui si è ritirato nel 2023 a 27 anni.

Daniel, invece, ha esordito in prima squadra nel 2020. È con lui che la dinastia Maldini è arrivata a 1000 presenze in Serie A, lasciando ancora una volta un segno nella storia. Non solo in Italia, Daniel ha debuttato anche in Champions League esattamente 33 anni dopo suo papà e 66 anni dopo suo nonno. L’ultimo dei Maldini è stato poi il terzo della famiglia a vincere uno Scudetto, evento unico nel calcio mondiale.

Dal 2022, Daniel ha iniziato ad essere mandato in prestito. È stato poi definitivamente acquistato da Adriano Galliani al Monza e ceduto all’Atalanta.

È così che le strade tra i Maldini e i rossoneri si sono divise e domenica Daniel sarà dalla parte degli ospiti. San Siro, però, è la casa del Milan e i Maldini sono stati una parte fondamentale della sua storia.

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Informazioni sull'autore: Micaela Cremona

Mi chiamo Micaela Cremona. Per me il Milan è una questione di sangue, di famiglia, una passione che prosegue da 3 generazioni. Laureata in Scienze della Mediazione Interlinguistica e Interculturale all'Università degli Studi dell'Insubria, cerco di utilizzare la mia passione per la scrittura per trasmettere l’amore verso questi colori tra curiosità, approfondimenti e tuffi nel passato.