Cosa significa per te essere una tifosa del Milan?

Avere una fede che non cambierà mai.

Qual è il ricordo più bello ed emozionante che hai a San Siro?

Il pre-partita di Milan-Atalanta nell’anno dell’ultimo scudetto, quando abbiamo attorniato il pullman della squadra e Ibra ha picchiato con le mani sul vetro anteriore del pullman. Siamo esplosi e non ho mai urlato così tanto in vita mia.

Qual è la tua “tradizione pre-partita” del Milan a San Siro?

Non ho tradizioni, non sono scaramantica.

Qual è il tuo coro preferito della Curva Sud?

Forza diavolo alè!

Se dovessi raccontare a un bambino cosa significa essere milanisti, cosa gli racconteresti?

È una passione coinvolgente che ti unisce alle persone con cui la condividi.

Cosa rappresenta per te San Siro?

Un posto familiare e non lo cambierei mai.

Come ti senti ogni volta che entri a San Siro per una partita del Milan?

Mi sento felice di stare in mezzo a tante persone con la mia stessa passione.

Quando pensi a San Siro, qual è la prima cosa che ti viene in mente?

L’emozione quando nei primi anni ‘90 facendo da sola la strada per raggiungerlo, arrivata ad una certa distanza iniziavo a sentire il coro della Curva con i tamburi (all’epoca i cori iniziavano prima della partita) e il cuore iniziava a battere forte.

Sappiamo tutti che essere milanisti è una scelta di cuore. Come spieghi a qualcuno che non ama il calcio cosa significa per te il Milan?

Ho provato, ma negli anni ho capito che chi non ama il calcio difficilmente capisce quanto possa significare per un tifoso.

Se potessi rivivere una partita storica allo stadio quale sarebbe?

Sarebbe MILAN-MANCHESTER UNITED sotto il diluvio.

Cosa ti rende orgogliosa dell’essere milanista?

Sapere che in tanti parti del mondo, il Milan è la squadra più tifata e apprezzata.

Qual è la cosa più pazza che hai fatto per amore del Milan?

Decidere di abbonarmi al Milan con due persone quasi completamente sconosciute e consegnargli i miei soldi per pagare la mia tessera (erano i primi anni ‘90).

Quale e quando è stata la tua prima partita a San Siro?

Mondiali di Italia ’90, Germania-Colombia 1-1, avevo 14 anni ed ero da sola perché era un biglietto omaggio.

Chi è il tuo giocatore preferito? Perché?

Marco Van Basten perché era un giocatore completo, di una classe inarrivabile, elegante, veloce, potente, affidabile e ha fatto gol in tutti i modi, di destro, di sinistro, di testa, su rigore, in velocità e anche uno su punizione. Un’emozione vederlo giocare e un dolore quando ha dovuto abbandonare.

Immagina di essere l’allenatore del Milan prima di una partita. Cosa diresti ai tuoi giocatori per vincere la partita?

Indossate una maglia importante che ha fatto la storia del calcio, ricordatelo sempre.”

Se potessi parlare con un giocatore del Milan, chi sceglieresti? Cosa gli chiederesti?

Vorrei parlare con Santi e sapere cosa si prova ad essere arrivato a giocare nella squadra che hai desiderato e che hai tifato sin da piccolo.

Se potessi passare una giornata in compagnia di un calciatore a Milanello, chi sarebbe?

In realtà l’ho già fatto in passato. Avevo vinto un concorso con il giornale Forza Milan, ho trascorso una giornata a Milanello ed ho intervistato Demetrio Albertini. Oggi sceglierei Alessandro Florenzi che per me è e resterà sempre “Bello de Nonna”. È una bella persona e mi farei due risate.

Se un tuo amico tifa un’altra squadra, cosa gli diresti per convincerlo a tifare Milan?

Se è un vero tifoso non si può convincere. Tifare è un fede non modificabile, se cambi squadra non sei un vero tifoso. Se devo convincere invece qualcuno a diventare un tifoso, potrei raccontargli tutto quello che è stato il Milan per me e come mi ha cambiato la vita, visto che mio marito l’ho conosciuto allo stadio in una notte di Coppa Campioni e per dargli la convinzione finale, lo porterei a San Siro per farlo travolgere dall’atmosfera magica dei tifosi.

Chi è la persona con cui vai allo stadio di solito?

Negli ultimi anni con tutta la mia famiglia: mio marito e le mie tre figlie.

Come ti senti quando vince il Milan?

In pace col mondo.

Qual è il momento più bello di una partita allo stadio?

Quando dopo aver fatto gol, stai vincendo e i cori dei tifosi diventano ancora più forti e coinvolgono tutto lo stadio. Ti vibrano dentro.

Come esulti quando il Milan segna? Abbracci qualcuno?

No, preferisco gioire da sola, al massimo a volte, dopo qualche istante, strattono chi ho di fianco.

Se dovessi descrivere con una parola…

Atmosfera di San Siro: VIBRANTE

Stadio San Siro: MAESTOSO

La tua emozione per un gol del Milan: ADRENALINA

Tifo rossonero: PASSIONALE

Che voto dai a…

Tuo essere milanista: 9,5 perché nel periodo in cui hanno allenato Inzaghi e Brocchi ho avuto l’unico cedimento: a volte ho preferito non vedere alcune partite per la bruttezza del gioco. Per tutto il resto della mia vita da tifosa, non l’ho mai fatto.

Se tornassi bambina e dovessi scegliere tra un bel voto a scuola o una vittoria del Milan contro l’Inter, cosa sceglieresti?

In qualsiasi situazione la sconfitta dell’Inter è sempre la prima scelta.

Voce del tifoso: SARA, 48 anni
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Informazioni sull'autore: Alessandra Giussani

Sono Alessandra Giussani, classe 1999 e con un unico amore che è il calcio. Figlia di genitori che si son conosciuti allo Stadio durante una partita di Coppa Campioni a San Siro, non potevo non crescere con il sangue rossonero, frequentando sin da piccola l'ambiente stadio. Scrivo con entusiasmo, condividendo con il resto delle persone quella che è la mia più grande passione.