Serata da ricordare

Ieri sera il Milan ha sovrastato l’Inter sotto tutti i punti di vista. Escludendo il miracolo di Maignan nel secondo tempo e la traversa ad inizio partita, la squadra rossonera è stata superiore per capitalizzazione, impostazione tattica, mentalità. Stravinti sono stati anche i duelli a distanza tra interpreti dello stesso ruolo, con i tre centrali di difesa milanisti che hanno oscurato la prestazione di quelli nerazzurri, allo stesso modo degli esterni e degli attaccanti.

La stella più luminosa è stata ovviamente quella di Jovic, punta centrale del Milan che, come nel calcio più classico, ha trascinato la squadra con una doppietta. Autore prima di una bellissima girata di testa, poi di un gol di rapina, il serbo con il numero nove sulle spalle ha messo a segno il terzo e il quarto gol in 426 minuti giocati in stagione.

Esperienza rossonera fino ad ora complicata

Va detto che, mentre tutto adesso sembra roseo, il periodo rossonero di Luka al Milan non è stato facile fino a questo momento. Arrivato sul gong del mercato di una squadra incapace di chiudere un gran colpo in attacco nel 2023, la punta ora ventisettenne non ha mai brillato né con Stefano Pioli né con Paulo Fonseca. I motivi sono imputabili sicuramente al ragazzo, spesso fuori forma o infortunato, ma anche ai precedenti mister. Questi lo hanno frequentemente utilizzato come punta assoluta, in atteggiamenti tattici che lasciavano Jovic completamente solo, costretto a comportarsi da unico rifinitore. Certo, la qualità nascosta sotto la patina, quella qualità che gli permise di essere acquistato dal Real Madrid, si è sempre percepita.

Nelle ultime settimane, Luka ha conquistato la fiducia di Sergio Conceiçao; mandandolo in campo, l’allenatore portoghese ha mostrato ai tifosi un calciatore tirato a lucido, impattante, capace di legare il gioco e di segnare anche reti importanti.

Il contratto: e ora?

A quanto risulta ufficialmente, a fine stagione il Milan potrebbe esercitare un prolungamento unilaterale del contratto del ragazzo. Ora, considerando che, nonostante le ultime prestazioni, il mercato non permetterebbe di venderlo a cifre importanti, dare via Luka, che nel Milan sta dimostrando di poterci stare, sarebbe stupido. Anche perché, con i prezzi odierni delle punte, rimpiazzarlo non sarebbe facile. La dirigenza, al netto dei cambiamenti che dovrebbero esserci a rigor di logica, confermando il serbo come attaccante di riserva potrebbe e dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento di altri reparti, sicuramente più meritevoli di attenzioni rispetto all’attacco rossonero.

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Informazioni sull'autore: Anna Farina

Quando avevo 3 anni, mio padre mi regalò un pallone da calcio con sopra la stampa di Diego Armando Maradona; io risposi che mi piaceva, ma che tifavo per il Milan, come la mia mamma. Mi sono innamorata definitivamente a marzo 2007, con il gol di Ricky Kaká contro il Celtic. Da quel momento non ho saltato una singola partita e oggi mi impegno per raccontare la storia e il cammino della squadra più bella del mondo.