Dopo l’ennesima sconfitta rimediata in casa contro la Lazio, il Milan viaggia in acque tutt’altro che tranquille.

Poche idee, giocatori che non incidono e un gioco molto confusionario sono solo alcuni dei motivi delle disastrose uscite dei rossoneri nell’ultimo periodo.

Il turning point in negativo

Il pareggio rimediato a San Siro nell’ultima partita di Champions contro la Dinamo Zagabria sembra, ad oggi, il punto di non ritorno per la squadra di Coinceção; da quel momento il conto è tutt’altro che positivo: tre sconfitte, tutte per 2-1 e tanti punti persi in ottica europea per il prossimo anno.

Con le altre squadre che viaggiano, il Milan, sembra aver perso momentaneamente il treno che porta alle posizioni europee che contano.

Il bilancio della stagione

Fino ad ora il Milan ha collezionato solamente 41 punti in campionato, mai così male dalla stagione 19/20 che vedeva inizialmente in panchina Marco Giampaolo e, successivamente, Stefano Pioli dopo l’esonero del primo. 41 punti che valgono un momentaneo nono posto a 6 punti dal Bologna che occupa la prima posizione utile per giocare una competizione europea il prossimo anno.

Con l’arrivo di Coinceção si pensava che la squadra potesse recuperare i punti persi da Fonseca nella prima parte di stagione e tutto sembrava andare secondo i piani, ma ora qualcosa sembra essersi rotto.

La difesa fa acqua da tutte le parti, un centrocampo che fa tutto tranne che portare la palla in modo veloce e dinamico verso l’attacco e quest’ultimo che fatica a trovare idee per concretizzare negli ultimi 20 metri.

Le problematiche, a undici partite dalla fine della stagione, iniziano ad essere decisamente impattanti.

Gli obiettivi entro fine stagione

Gli scontri diretti sono ancora molti e la quarta posizione è a “soli” nove punti, non un ostacolo insormontabile, ma il cambiamento deve essere diretto e immediato, le squadre che abbiamo davanti in classifica sono forti e determinate ad ottenere il loro obiettivo senza concedere niente alle dirette avversarie.

Senza una rivoluzione in breve tempo la squadra rischia di rimanere fuori dalle prime sei posizioni e di non ottenere un posto in una competizione europea, rendendo così disastroso il ribaltamento totale della squadra dopo l’addio di Pioli.

Pareggiare quanto fatto lo scorso anno ormai è impossibile, ma l’idea deve e dovrà essere fino a fine stagione una e una sola, ottenere quante più vittorie possibili per ritrovare la fiducia che serve ad una squadra forte come il Milan.

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Informazioni sull'autore: Simone Maffeis

Simone Maffeis, nato il 9 agosto 2003 e rossonero fin da quando ho memoria. Ho capito di essere follemente innamorato di questa squadra quando mio papà mi ha portato per la prima volta allo stadio e ho visto Ronaldinho correre sulla fascia. Sono orgoglioso di far parte di questo team e di poter raccontare le partite della mia squadra del cuore.