L’AMPLIAMENTO DEL REGNO REDBIRD, ANCHE PER TENERSI IL MILAN

Gerry Cardinale è entrato nel mondo Milan in qualità di proprietario con una foto che ha fatto il giro del mondo: era il 2022, la proprietà Elliott aveva appena ottenuto il 19° Scudetto e in un’immagine di Piazza Duomo, spuntava un uomo sorridente e ben vestito, che festeggiava per la squadra di cui, di lì a poco, sarebbe diventato maggiore azionista, con un investimento di 1.2 miliardi di dollari. Dal 2014 Gerry Cardinale ha creato ed è a capo del fondo RedBird Capital Partners, a sua volta detentore del 99,93% dell’AC Milan (le quote rimanenti sono di azionisti minori, tra cui storici soci e tifosi milanisti).

Analizzando il personaggio Cardinale, che si sia a suo favore in quanto proprietario della squadra rossonera o meno, va detto che da sempre il suo approccio da investitore si è contraddistinto per la varietà di settori in cui opera; RedBird, che si stima gestisca circa 10 miliardi di dollari, è ad oggi impegnata, oltre che negli USA con Yankees e Brooklyn Nets, nel calcio, ma anche nella Formula 1, con quote della scuderia Alpine e soprattutto nel settore dell’intrattenimento, con il 2024 che ha decisamente alzato l’asticella degli investimenti. Infatti, a maggio è stata acquistata All3Media, prima società indipendente di produzione televisiva del Regno Unito e l’8 luglio è stata definita l’acquisizione della Paramount Global, in collaborazione con Skydance Media.

Il 2024 è dunque un anno in cui Cardinale, più che sul Milan, sta concentrando le proprie forze e capacità sull’ampliamento del suo impero economico, lasciando la gestione della società calcistica a suoi delegati in Italia. Il primo nome della lista, in questo senso, è quello di Zlatan Ibrahimovic, che ha infatti più volte ribadito di essere il braccio armato del proprietario a Milano e di farne in tutto e per tutto le veci. Non sembra sbagliata, da questo punto di vista, la strategia di Cardinale di affidarsi ad un ex calciatore per la gestione di un mondo (quello calcistico) che in fin dei conti, un uomo dell’alta finanza americana non può conoscere al meglio. Certo, c’è poi chi dirà che a questo punto, sarebbe stato meglio affidare questo compito a Paolo Maldini, ma questa è un’altra storia.

Da non sottovalutare, in ultimo, è il fatto che a RedBird servano nuovi soci (e quindi nuovi capitali) anche per ripagare del tutto il debito maturato nel confronti del fondo Elliott, proprio per finalizzare l’acquisizione del Milan. L’ammontare del prestito, di circa 585 milioni di euro, compresi gli interessi, dovrà essere restituito entro tre anni, come dichiarato dal diretto interessato. Se nel 2025 tale somma dovesse essere saldata in toto, probabilmente gli investimenti nella squadra meneghina potrebbero ulteriormente prosperare, considerando poi il fatturato proveniente dal nuovo stadio e, si spera, dai risultati vincenti della rosa affidata a Paulo Fonseca.

Il 2024 e il 2025 di Gerry Cardinale saranno dunque cruciali per lui e per ciò che possiede. Nel frattempo, non gli sarà mai chiesto di diventare un presidente vecchio stampo, ma un proprietario consapevole di ciò che ha tra le mani, che sia in grado di gestire la storia e il futuro del Milan.

CONDIVIDI

Informazioni sull'autore: Anna Farina

Quando avevo 3 anni, mio padre mi regalò un pallone da calcio con sopra la stampa di Diego Armando Maradona; io risposi che mi piaceva, ma che tifavo per il Milan, come la mia mamma. Mi sono innamorata definitivamente a marzo 2007, con il gol di Ricky Kaká contro il Celtic. Da quel momento non ho saltato una singola partita e oggi mi impegno per raccontare la storia e il cammino della squadra più bella del mondo.