Bologna e Lazio, da capitani del Milan ad avversari

Questa settimana è particolarmente impegnativa per il Milan, che è chiamato ad affrontare sia il recupero infrasettimanale in casa del Bologna (giovedì 27/02) sia il match contro la Lazio (domenica 02/03). Peculiare la vicinanza tra questi due match, che portano il Milan a sfidare i suoi ultimi due capitani: Davide Calabria, ora giocatore del Bologna, e Alessio Romagnoli, difensore della Lazio. Storie diverse, ma accomunate da una fascia indossata da grandi campioni e sognata da tanti bambini in tutto il mondo… quella da capitano del Milan.

Davide Calabria

Davide Calabria è stato quello che potrebbe essere definito un “figlio del Milan”. Rossonero dal 2007, è cresciuto con la maglia del Diavolo cucita addosso come una seconda pelle. Maturato come uomo e come calciatore nel vivaio del Milan, Davide ha esordito in Serie A nel 2015, a soli 18 anni, sotto la guida di mister Inzaghi. Nel 2016 è arrivato il primo trofeo, la Supercoppa italiana vinta ai rigori contro la Juventus. Gli anni successivi di Calabria sono stati un crescendo: l’esordio nelle competizioni europee, il primo gol poco più di 7 anni fa (il 25 febbraio 2018), e la posizione da titolarissimo di mister Pioli. È proprio con lui che Davide ha vissuto le sue stagioni migliori ed è diventato uno dei pilastri di quel Milan che è riuscito a tornare in Champions League dopo 7 anni e a vincere lo Scudetto dopo 11.

Il sogno di migliaia di bambini nel mondo, che è stato poi coronato dalla conquista della fascia da capitano a partire dalla stagione 2022-2023. Con questo titolo Calabria ha alzato al cielo anche il suo terzo e ultimo trofeo in rossonero, la Supercoppa italiana vinta in un derby all’ultimo respiro. Una coppa che è stata la chiusura quasi perfetta di una storia durata ben 18 anni. Davide, infatti, ha lasciato il Milan il 3 febbraio 2025, passando al Bologna. Un addio sofferto, segnato dalle lacrime di quel bambino diventato uomo con lo stemma del Milan sul cuore.

Che strano il destino… dopo poco meno di un mese, Calabria si trova ora ad affrontare la squadra che lo ha cresciuto durante un match di recupero. E pensare che, se questa partita si fosse giocata regolarmente ad ottobre, Davide avrebbe indossato la maglia rossonera e, forse, sarebbe stato proprio il capitano.

Alessio Romagnoli

Alessio Romagnoli è cresciuto nelle giovanili della Roma fino all’esordio in Serie A nel 2012, per poi passare alla Sampdoria di mister Mihajlović a partire dal 2014. È proprio lo stesso Siniša che, da allenatore del Milan, lo ha portato a vestire la maglia rossonera nella stagione successiva. Il suo primo gol da milanista è arrivato in una semifinale di Coppa Italia, mentre il primo in Serie A in un derby della Madonnina. Anche per lui il primo trofeo da professionista è stato la Supercoppa italiana del 2016.

Dalla stagione 2018-2019, Romagnoli ha avuto l’onore di indossare la fascia da capitano dei rossoneri, dimostrandosi subito all’altezza con ottime prestazioni. Alessio è stato infatti uno dei protagonisti della scalata del Milan dai periodi più bui fino al ritorno ai vertici della classifica: ha vissuto da capitano momenti come la finale di Supercoppa persa contro la Juventus e l’esclusione dall’Europa League, ma anche la riconquista di un posto in Champions League e la vittoria dello Scudetto, che mancava da ben 11 anni in casa Milan.

Anche per lui, è stato un trofeo a segnare l’epilogo della sua storia in rossonero. Una storia durata 7 anni, carica di amore per la maglia e di rispetto per i suoi colori. Un ragazzo riconoscente al Milan, che ha voluto lasciare la squadra vincendo uno Scudetto come capitano prima di prendere accordi con altri club, in seguito alla scadenza del suo contratto. Dalla stagione 2022, però, Alessio Romagnoli è un giocatore della Lazio. Questo weekend, dunque, il suo cuore sarà diviso tra la gratitudine verso la squadra con cui è cresciuto e ha avuto successo e l’amore per quella in cui gioca attualmente e per cui ha sempre tifato fin da bambino.

L’importanza di questi match

Da capitani ad avversari, questa settimana più che mai. Milan e Bologna, a pari punti (41), mirano a sfruttare il turno infrasettimanale per scavalcare la Fiorentina (42) e piazzarsi in coda alla Lazio (47), a sua volta molto vicina alla Juventus (49). Si tratta di match cruciali in ottica della conquista di un posto nella prossima edizione di Champions League. Non ci sarà allora troppo spazio per il sentimentalismo, ma solo concentrazione, determinazione e voglia di conquistare il risultato da parte di tutte le squadre.

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Informazioni sull'autore: Micaela Cremona

Mi chiamo Micaela Cremona. Per me il Milan è una questione di sangue, di famiglia, una passione che prosegue da 3 generazioni. Laureata in Scienze della Mediazione Interlinguistica e Interculturale all'Università degli Studi dell'Insubria, cerco di utilizzare la mia passione per la scrittura per trasmettere l’amore verso questi colori tra curiosità, approfondimenti e tuffi nel passato.