Cosa significa per te essere un tifoso del Milan?

Ti rispondo con il mio coro preferito: “Non te lo posso spiegar, non potrai capire mai, quanto è bello l’A.C. Milan, quanto è bello essere noi!”

Qual è stato il momento in cui hai capito che essere milanista non è solo una passione, ma una parte di chi sei?

Sinceramente non saprei, credo di aver vissuto sempre con la consapevolezza che, a prescindere da tutto quello che avevo intorno, quelle 2 ore passate davanti alla TV avrebbero determinato il mio umore dei giorni a venire.

Qual è il tuo primo ricordo legato al Milan?

Credo sia a 3 anni, dopo la finale di Champions con la Juventus. Allora non mi rendevo bene conto di cosa stesse succedendo. Ricordo che c’era mio padre a vedere la partita insieme a mio zio e mio nonno, entrambi juventini, e io a fine partita, senza rendermi bene conto dell’importanza di cosa fosse appena successo, né di quello che stavo per dire, ho esclamato: “Bene, e anche la Juve ce la siamo levata dalle palle!”, scatenando ovviamente l’ilarità di tutta la famiglia.

Come ti sei avvicinato al Milan, nonostante la distanza?

Ho un video di mio padre che sventola una bandiera del Milan in viaggio di nozze al porto di Oslo per festeggiare lo scudetto di Zaccheroni: penso possa bastare come spiegazione.

Hai mai seguito il Milan in trasferta?

Ho visto un paio di partite a Firenze, la prima volta in tribuna e la seconda nel settore ospiti (anche perché l’anno prima rischiai di prenderle – risata).

Sei mai stato a San Siro?

Come prima volta non poteva capitarmi di meglio: la festa scudetto del 2011, 4-1 contro il Cagliari e Boateng che a fine partita fa il Moonwalk a centrocampo.

Abitando lontano, com’è stato il tuo viaggio per arrivare a San Siro? Come lo hai vissuto?

In realtà ho provato un po’ tutti i tipi di viaggio. A volte sono andato in macchina e ripartito subito dopo, altre invece sono partito la mattina e uscito a pranzo con gli amici. Altre volte ancora in treno e mi sono fermato a Milano qualche giorno. Una volta ho anche fatto un viaggio in pullman organizzato con un Milan Club.

Qual è la partita più emozionante che hai vissuto da tifoso, al di là del risultato?

Avendo già citato quella della prima volta a San Siro, ti dico quella dell’anno scorso contro il PSG. Sia per il risultato, sia perché ero con un mio caro amico che per la prima volta vedeva una partita a San Siro e mi ha ricordato quell’emozione lì, quella della mia prima volta.

Qual è il tuo sogno per il futuro del Milan? Dove vorresti vedere la squadra nei prossimi 5 anni?

Il mio sogno è ovviamente di tornare a competere in Europa ed essere allo stadio quando il Milan alzerà la Champions (anche se non so quanto sia realizzabile tutto ciò nel giro di 5 anni).

Essere milanisti vuol dire vivere emozioni contrastanti, come momenti di grande euforia seguiti da difficoltà. Come le vivi?

Benissimo e malissimo: come ogni tifoso. La cosa strana però, è che il giorno della partita comincio a pensare di perdere se la precedente partita abbiamo vinto e viceversa.

Immagina di essere l’allenatore del Milan prima di una partita. Cosa diresti ai tuoi giocatori per vincere la partita?

Da allenatore sarei prima di tutto anche tifoso. Mi basterebbe far capire loro che vincere ne va del loro bene (perché dopo una sconfitta non sono mai troppo simpatico i giorni seguenti).

Come ti senti quando vince il Milan? E quando perde?

Quando vince generalmente il giorno dopo sono senza voce; quando perde entro in mutismo selettivo.

Qual è il tuo rituale pre-partita del Milan? La guardi con qualcuno?

Per scaramanzia negli ultimi due anni ho obbligato la mia ragazza a vedere le partite perché ho notato che porta bene. Forse riuscirò a farla appassionare. Per il resto non ho rituali particolari, anche perché spesso sono in posti diversi e mi arrangio con tablet/telefono.

Qual è il tuo sogno che vorresti si realizzasse da tifoso milanista?

Diventare amico di una delle leggende del passato, o comunque conoscente per scambiarsi pareri e idee sulla squadra.

Se dovessi descrivere con una parola…

Atmosfera di San Siro: MAGICA

Stadio San Siro: MAESTOSO

La tua emozione per un gol del Milan: ESPLOSIONE

Tifo rossonero: In questo momento ALTALENANTE; in generale ELETTROSHOCK

Che voto dai a…

Stagione del Milan: 5-, ma migliorabile al 6,5 (con qualificazione in Europa e vittoria della Coppa Italia).

Tuo essere milanista: 10 e lode.

Se dovessi scegliere tra vincere la Champions League ma consegnare come lo scorso anno lo scudetto in un derby e perdere la finale di Champions ma vincere lo scudetto in faccia all’Inter in un derby, cosa sceglieresti?

Vinco la Champions per rifare il cartellone “Lo scudetto mettetevelo nel C***

Voce del tifoso: MATTEO, 24 anni
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Informazioni sull'autore: Alessandra Giussani

Sono Alessandra Giussani, classe 1999 e con un unico amore che è il calcio. Figlia di genitori che si son conosciuti allo Stadio durante una partita di Coppa Campioni a San Siro, non potevo non crescere con il sangue rossonero, frequentando sin da piccola l'ambiente stadio. Scrivo con entusiasmo, condividendo con il resto delle persone quella che è la mia più grande passione.