La Preparazione Tattica di Fonseca: Un Elemento Chiave

Alcune partite si preparano da sole? La risposta è no. Nonostante si pensi che i big match diano ai calciatori gli stimoli che le partite contro squadre più deboli non offrono, è fondamentale ricordare che per vincere contro squadre tecnicamente più forti (sul campo e sulla carta), il ruolo dell’allenatore nella preparazione tattica dell’incontro è decisivo. Paulo Fonseca, in questo senso, ha dimostrato di essere fondamentale nella gestione delle sfide contro le “grandi”.

I Risultati Contro le “Grandi”: Un Bilancio Positivo

Se in questi primi mesi di stagione sono stati sollevati dubbi riguardo le scelte e l’approccio di Fonseca in alcune partite contro squadre meno competitive, va riconosciuto un grande merito al tecnico portoghese: aver preparato con grande attenzione quattro delle cinque partite giocate fino ad ora contro le cosiddette “grandi”. A parte la sconfitta contro il Liverpool, Fonseca ha ottenuto ottimi risultati contro l’Inter nel derby di Serie A, il Napoli, e nelle due sfide di Champions League contro Bayer Leverkusen e Real Madrid.

In tutte queste partite, il Milan ha mostrato un gioco di qualità, mettendo in difficoltà le avversarie per tratti significativi della partita. In particolare, le sconfitte contro Leverkusen e Napoli sono apparse ingiuste, non per mancanze tattiche, ma per errori tecnici individuali che hanno pesato sul risultato finale.

La Scelta di Fonseca: Musah su Vinicius

L’ultima intuizione tattica di Fonseca, nella vittoria recente, è stata l’impiego di Yunus Musah per il raddoppio costante su Vinicius Jr. Un’idea che ha ricordato le famose marcature di Gattuso su Cristiano Ronaldo nei primi anni 2000. Questo tipo di accorgimento difensivo ha permesso al Milan di limitare uno dei giocatori più pericolosi degli avversari, dimostrando una volta di più l’abilità tattica dell’allenatore rossonero nel saper sfruttare al meglio le risorse a disposizione.

La Continuità: La Chiave per una Stagione Importante

Anche se giocare bene contro le grandi squadre non dà trofei, la fiducia che si guadagna in queste occasioni è fondamentale. Ogni partita di questo tipo aiuta il gruppo a crescere, aumentando la consapevolezza e la tenacia del team. Non dimentichiamo che una finale di Champions League persa, ma giocata con qualità, ha in passato dato a tanti giocatori la forza per portare a casa la seconda stella, come dimostra l’esempio del 2007.

Ora, però, è il momento di trovare continuità. Il Milan dovrà raccogliere i tre punti in ogni modo a Cagliari e preparare al meglio il prossimo big match contro la Juventus, che seguirà subito dopo la sosta. Questa sarà una prova fondamentale per capire se il Milan è pronto a una stagione importante o se rischia di vivere di risultati altalenanti, come visto in passato, con il quarto o quinto posto come obiettivo finale. La capacità di mantenere il livello di prestazioni contro le grandi sarà la chiave per un’annata da protagonisti.

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Informazioni sull'autore: Anna Farina

Quando avevo 3 anni, mio padre mi regalò un pallone da calcio con sopra la stampa di Diego Armando Maradona; io risposi che mi piaceva, ma che tifavo per il Milan, come la mia mamma. Mi sono innamorata definitivamente a marzo 2007, con il gol di Ricky Kaká contro il Celtic. Da quel momento non ho saltato una singola partita e oggi mi impegno per raccontare la storia e il cammino della squadra più bella del mondo.